Sono passati molti anni dall’istituzione di diverse aree regionali naturali protette. La città di Roma, però, nei fatti, non si e’ ancora appropriata dei numerosi parchi naturali che la 29/97 ha istituito all’interno e appena fuori il perimetro del Grande Raccordo Anulare.
E ciò e’ avvenuto perché a distanza di quasi 15 anni molto poco e’ stato realizzato di quello che era stato previsto nei piani adottati dagli Enti di gestione: la fruizione pubblica, i progetti di conservazione delle risorse naturali, i servizi alle periferie dove i parchi regionali sono inseriti, tutto e’ lasciato alle poche risorse pubbliche degli enti ed alle iniziative di buone pratiche che sporadicamente avvengono in tali aree.
La politica non e’ stata in grado, in 10 anni, di approvare la pianificazione delle aree regionali protette, lasciando alle sole iniziative degli Enti Parco la pianificazione e l’attuazione in deroga di quel poco che e’ stato creato.
Solo le forze sociali, i comitati, le associazioni, le espressioni del territorio, sono state capaci di mantenere una linea ferma sull’attenzione verso le aree protette romane; la giunta regionale recentemente insediata, grazie anche a quelle pressioni dal territorio, ha espresso nel proprio programma la volontà di rilanciare i parchi regionali ad iniziare dall’approvazione dei piani dei parchi entro il 2014.
Vogliamo affiancare questa fase politica con un nuovo percorso dal basso, insieme all’Ente Parco ed alle realtà territoriali che hanno contribuito alla nascita ed esistenza stessa delle Riserve all’interno della città metropolitana, indicando alle istituzioni tecniche e politiche preposte, le idee della società civile, dei comitati, delle associazioni, degli operatori economici che in questi anni hanno contribuito alla salvaguardia e promozione delle aree e che debbono diventare il fulcro della conservazione ambientale e di una fruizione rispettosa e consapevole.
Individuiamo in tre punti fondamentali la linea politica ed amministrativa per la ripresa delle aree protette romane:
- approvazione dei Piani dei Parchi ( cosiddetti Piani di Assetto ) secondo linee di fruibilità per la cittadinanza e di gestione, in sinergia tra istituzioni pubbliche e operatori sul territorio, tramite un percorso condiviso con chi vive e lavora nelle aree protette
- predisposizione del Piano di Promozione economica e sociale, previsto dalle leggi nazionale e regionale, del sistema romano delle aree protette, al fine di reperire e coordinare le risorse economiche e umane, pubbliche e private, per le attività di fruizione e conservazione
- coordinare le attività degli Enti Parco con le amministrazioni comunale e regionale sulle questioni riguardanti i terreni pubblici all’interno dei perimetri delle aree protette: acquisizione delle aree di pregio tramite le compensazioni, bandi di concessione delle aree agricole pubbliche ( delibera “Roma città coltivabile”), attività degli orti urbani.
Un lavoro comune che insieme alla nomina dei nuovi direttori e dei nuovi consigli direttivi, unitamente al testo unico sulla biodiversità che la Regione sta predisponendo per ottimizzare la pianificazione e la gestione degli ambiti di interesse naturalistico del Lazio, deve portare entro la fine del 2015 all’approvazione ed alla attuazione dei piani di assetto delle aree protette regionali.
L’attuazione dei Piani dei Parchi dovrà prevedere, oltre all’ordinaria programmazione pluriennale, anche la cantierabilità immediata di alcuni progetti specifici come intuizione per il futuro prossimo, progetti che si debbano riferire ad esempio ad attività socio-ricreative in nuove Case del Parco, oppure circuiti di nuova ospitalità turistica o ancora ad acquisizione di importanti aree di tutela della biodiversità.
Vogliamo, insomma, essere facilitatori di un percorso che deve coinvolgere i comitati, le associazione, le forze economiche e sociali della città, insieme agli Enti Parco che devono avere un ruolo centrale nel rilancio delle aree protette.
Un percorso che includa sia i territori delle aree protette regionali i cui strumenti pianificatori ed attuativi non siano stati ancora approvati, ovvero le Riserve Naturali di Decima, Laurentino Acqua Acetosa, Marcigliana, Acquafredda ed Aniene, sia i territori delle aree protette i cui piani di assetto sono stati approvati ma che ne attendono l’attuazione.
Per condividere questi temi e sviluppare un’azione comune, organizziamo un’assemblea aperta a comitati, cittadini, associazioni, operatori che si svolgerà Mercoledì 5 Marzo 2014 alle ore 17.00 alla Casa del Parco di Valle dei Casali in Via del Casaletto 400.
Promotori: Ente RomaNatura, TerritorioRoma, Legambiente Lazio, Insieme per l’Aniene, Forumambientalista Lazio, Coordinamento Rete Ecologica Roma Montesacro, Circolo Legambiente Parco della Cellulosa, Cooperativa Valle dei Casali